Metamorfosi 1990 cm. 120 x 80 Olio su tela.
Forme scaturite dal mondo dell'energia di Maria Mancini. Numerose sono le componenti che animano l'opera di questo artista, Maurizio Sacchini, già dedito alla pittura da vari anni. Da alcuni lavori in cui sembrano essere messe in scena visualizzazione di forme scaturite dal mondo dell'energia ("FLASH" - "LE QUATTRO STAGIONI" - "PENSIERI NOTTURNI"), piccoli teatri in cui elettromorfe irradiazioni animano la composizione, si passa ad altri lavori in cui forme astratte, spesso improntate ad un vago onirismo, rivelano un profondo interesse del pittore verso problemi compositivi ("METAMORFOSI" - "SPIRALE 20"). Sacchini sceglie di rimanere nelle due dimensioni del dipinto anche se dimostra di non essere insensibile al fascino della materia e all'invasione dello spazio reale. In alcune occasioni utilizza, in integrazione a i suoi ricercati accordi cromatici, un materiale quotidiano e artificiale, quale il vinavil. In altri dipinti, come in "III G.M.", è un altro elemento quotidiano, questa volta appartenente al regno della natura, a fare la sua comparsa: il sassolino. Distribuiti con apparente casualità nella composizione, i sassolini animano la superficie della tela contrapponendosi al forte senso dello spazio datoci dall'illusione delle forme e dei colori. Lo sfondo dipinto infatti, nonostante l'evidente lontananza da una eventuale realtà fenomenica, viene animato da zone di luce/colore, inscindibile nel loro legame, che provocano effetti di profondità spaziale. Profondità suggerita anche dalle stesse figure astratte poste appunto come in fuga prospettica nella forte spazialità e dichiarata ambiguità dello sfondo. |